Una campagna di guerrilla marketing ha lo scopo di stupire il pubblico introducendo una tattica sorprendente e anticonvenzionale. Si individua una strategia che arriva ai potenziali clienti e li costringe a prestare attenzione al messaggio. L’intento delle tattiche di guerrilla marketing è shockkare e colpire decisamente l’attenzione, ed è e per questo che sono efficaci: sono esagerate e sorprendenti, e restano maggiormente impresse. Questo tipo di marketing è stato reso popolare nel 1984 quando è stato pubblicato il libro di Jay Conrad Levinson, “Guerrilla Marketing”, che ha aperto un orizzonte inesplorato per le aziende alla ricerca di modi nuovi, entusiasmanti e all’avanguardia per commercializzare i propri prodotti e servizi.
Nel suo libro, Levinson identifica alcuni principi che rappresentano le linee guida di questa tipologia di marketing:
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Il guerriglia marketing è uno strumento adatto agli imprenditori che non dispongono di grandi budget (stanziamento pubblicitario limitato)
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L’investimento nel guerriglia marketing si basa sul tempo, l’energia e l’immaginazione anziché sul denaro
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Il metodo per misurare i risultati è in termini di profitto anziché di vendite
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Il metro di giudizio è determinato dal numero di nuove relazioni instaurate ogni mese
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È necessario creare uno standard di eccellenza realizzato attraverso focus specifici, anziché diversificare l’offerta con diversi prodotti e servizi
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È necessario puntare a incrementare il numero di accordi con acquirenti esistenti, anziché concentrarsi sull’acquisizione di nuovi acquirenti
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Dimenticare la competizione e concentrarsi sul modo di cooperare con altre tipologie di affari
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Il guerriglia marketing deve essere sempre una combinazione di diversi metodi di marketing
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Utilizzare le tecnologie esistenti come strumento per rafforzare il proprio marketing